giovedì 7 giugno 2007

Fermenti

Come dice il caro Paolo Fox, in questo periodo i gemelli sono in fermento, e io non faccio eccezione.
Quello che vedete al lato era il mio mondo 6 anni fa: avevo diciannove anni e in quei pochi isolati c'era tutto: i miei amici, la mia scuola, il bar dove nei pomeriggi assolati di maggio andavamo a bere una Ichnusa e a sgranocchiare un bel pacchetto di Crocchias (come mi mancano...!). Era tutto una speranza, era un continuo parlare di un futuro che si apriva, si schiudeva in tutte le sue promesse.
Sono passati sei anni dal mio esame di maturità, ho vissuto in quattro o cinque città diverse (ho anche la cittadinanza onoraria a Berlino, dopo tutti i viaggi dello scorso anno!), quasi due lauree, un migliaio di conoscenze in più, parlo quattro lingue e mi sento a mio agio solo con una tastiera davanti.
Ma è davvero tutto quì?
Nel senso che forse ho perso per strada quella freschezza e quell'ingenuità che mi facevano gioire di ogni passo, mi sono lentamente inaridita sotto la pressione di aspettative non mie.
Perchè l'unica aspettativa che io avevo sei anni fa era quella di vivere appieno tutto ciò che mi sarebbe capitato. E dato che non l'ho fatto, questo desiderio sta tornando a galla e non mi lascia dormire.
Per cui non vi spaventate se vi sembro più strana del solito: sono solo in fermento, e vi consiglio di fermentare con me!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

GLI ESAMI DI MATURITA'!!!!cacchio che viaggio a ritroso nel tempo!!

Orsù, fermentiamo tutti insieme!!
Io e la Frà (la mia coinquilina giramondo)fermentando fermentando abbiamo deciso di mettere sù un sito o un blog o qlcsa insomma dove ci riprendiamo mentre cuciniamo di tutto punto e con i tacchi a spillo!Qualcosa tipo.." ricette a spillo!". E i nostri clienti potranno anche scegliere nel nostro campionario di tacchi a spillo oltre che nel ricettario apulo-romagnolo! Non era proprio questo quello che sognavo a 19 anni,ma sapere di non aver perso totalmente l'ardore adolescenziale mi è di grande sollievo!
Ora si lavora però!

Baci assassini

*La bambola assassina*

Anonimo ha detto...

Quelle stesse strade, quegli stessi quartieri, quella stessa Ichnusa e quelle stesse Crocchias: erano anche il mio, di mondo. E anche quelle aspettative, anche quelle erano anche mie.

Per qualche tempo sono riuscito a realizzarle, e per una volta nella mia vita ho avuto ciò che avevo sempre voluto: la tranquillità data dalla consapevolezza di essere, finalmente, me stesso.

Ma poi mi sono perso per strada, mi sono fatto inghiottire un'altra volta dall'inessenziale, mi sono concesso al potere totalitario di questa orrenda globalizzazione (dell'economia, del pensiero, degli stili di vita, della morale, del sesso e, alla fin fine, di tutto ciò che è immediato) che ti vuole giovane, spigliato, di successo, con un sogno da realizzare e un futuro da inventare.

Io e la mia aspettativa - di vivere sereno e tranquillo una vita fatta di quella felicità che solo la consapevolezza di sé stessi mi riesce a dare - ci siamo persi per strada: ma non so né quando né dove, e andare a ritrovarmi si sta dimostrando troppo difficile per le mie sole forze.

Anonimo ha detto...

Cari CarlI,

io non la penso tanto differentemente da voi, siamo tutti sulla stessa barca (tanto per rimarcare qualche luogo comune della saggezza popolare); credo tuttavia che avere già la consapevolezza di ciò che si E' sia ormai divenuta merce rara e aver raggiunto questa sorta di Karma individuale è un passo che non darei troppo per scontato. Non che oggi mi trovi a guardare il mondo sotto un'aurea di positività crescente,ma scrivendo a voi in qualche modo è parlare ad alta voce, così che possa ascoltarmi anch'io. Sarà che le influenze nietzscheane sono per me manna psicoanalitica scesa dal cielo,ma mi sento di sostenere che il nostro posto nel mondo c'è e che nonostante la precarità della vita e della realtà che la sostiene sia oramai un dato più che accertato, sapere chi siamo è un biglietto da visita incartato e profumato!
E poi c'è sempre questo meraviglioso blog sul quale ritrovarci a piangere, ridere, imprecare e spettegolare!

Cari CarlI, mi mancate, e quanto mi mancate!

Bacissimi

*la bambola assassina*

Carlita ha detto...

Beh, io in questo periodo il mondo lo vedo davvero sotto un'aurea di positività crescente... Non so, un leggero risveglio, di quelli che ti fanno desiderare di alzarti dal letto per guardare fuori dalla finestra. La verità, a quanto pare, è che la strada non esiste, stiamo camminando senza pestare le righe del pavimento per sentirci più sicuri, e persino sapendo quanto ciò sia stupido.
Basta mattonelle, alziamo lo sguardo, che abbiamo ancora 25 anni e tutto davanti da costruire... E da costruire come vogliamo noi!
Quanto siete preziosi per me!