Favola di Amore e Psiche -part 1-
-Amore, Psiche e fantasia...-
Il primo vero libro che ho letto è stato l'Iliade. Strano, per una bambina, ma c'è persino chi, come primo libro, ha letto "Il più grande uomo-scimmia del pleistocene", e non sto a dire chi per non esporlo al pubblico ludibrio...!
Sta di fatto che ricordo molto bene quando iniziai a leggerlo: lo presi in mano appena ebbi l'altezza giusta per arrivare allo scaffale, e la prima cosa ad attirarmi fu il cavallo disegnato sulla copertina. Come tutte le bambine sognavo di possedere il mio piccolo pony col quale galoppare notte e giorno su interminabili praterie, incurante delle leggi biologiche e dell'equilibrio psicofisico dello sfortunato animale. Altra attrattiva nacque quando mia madre mi disse di rimetterlo a posto, chè quello era un libro di mio padre dei tempi del liceo, e che non era per me, cosa che equivaleva a dire:"Ti prego leggilo, o almeno prendilo ogni volta che mi giro da un'altra parte". E così feci: ogni volta che mia madre usciva per andare a una riunione, io spegnevo la tv o smettevo di fare qualunque cosa stessi facendo e correvo a raggomitolarmi sotto lo scaffale col libro del cavallo in mano. Era ovvio che capissi la metà di ciò che leggevo, ma il modo in cui percepivo l'altra metà mi apriva dei mondi di fantasia che mi trascinavano lontana, in un universo regolato da altre leggi e in una società dove regnavano altri valori. Fin da quando iniziai le elementari capii che la fantasia sarebbe stata la mia più grande risorsa e la mia unica difesa, e per anni l'ho protetta da tutto e da tutti: non riuscivo a tenere un oggetto in mano senza contemplarlo estasiata per almeno mezz'ora, inventandoci su storie meravigliose, che non avrei mai raccontato perchè nessuno le avrebbe capite. A sette anni iniziai a scrivere il mio primo libro, nel tentativo di spiegare cosa facevano tutti quei minuscoli uomini-pesce che sguazzavano nell'acqua dentro il lavandino del bagno, e di come fossero impauriti dagli omini verdi che la notte uscivano dagli armadi se non chiudevo per bene tutte le ante. Progetto editoriale fallito, purtroppo, alla notizia uscita su Topolino di un avvistamento di unicorni in Asia. A niente sono valsi i miei sforzi di attirare l'attenzione pubblica su questo scottante argomento, così sono tornata al mio libro col cavallo. Quando mia madre si accorse che lo leggevo e rileggevo di continuo, intuì che forse l'argomento poteva interessarmi realmente, e iniziò a comprarmi libri di mitologia e a farmi vedere in tv il programma in cui De Crescenzo raccontava i miti greci, dove per la prima volta ascoltai la storia di Amore e Psiche, e fu inevitabile, per me, innamorarmi di Amore.
2 commenti:
Intanto COMPLIMENTI perchè il tuo blog sta davvero diventando molto attraente e questo mi felicita perchè significa che la nostra creatura bifronte avrà ottime possibilità di crescere bella e forte.
io sono tornata dalla presentazione, sono a pezzi. ho appena saputo che è nato il mio nuovo cuginetto sud africano. più di così?
da oggi sono di nuovo - ufficialmente - on line.
io, invece, da oggi sono ufficialmente offline per un paio di giorni causa concorso & compleanno... grazie x i complimenti, anche io sto pensando a qualcosa x il bifrontal!
PS: l'avatar l'ho disegnato io con illustrator!
Posta un commento